Il pegno non possessorio è uno strumento innovativo di garanzia, introdotto in Italia con il Decreto Legislativo 59/2016, noto come Decreto Crescita 2.0. Esso permette agli imprenditori iscritti nel Registro delle imprese di garantire crediti, sia attuali che futuri, legati all'attività dell'impresa, senza rinunciare alla disponibilità dei beni vincolati al pegno e continuando a utilizzarli nel processo produttivo. I beni che possono essere oggetto di pegno non possessorio includono tutti quelli legati all'attività imprenditoriale, compresi i beni immateriali e gli strumenti finanziari, purché l'accordo di pegno sia redatto per iscritto. Tra gli aspetti distintivi di questo strumento vi sono l'assenza di spossessamento del debitore, che può mantenere il possesso e la disponibilità del bene pignorato evitando costi eccessivi per accedere al credito, e la natura rotativa della garanzia, poiché il debitore può alienare o trasformare l'oggetto della garanzia nel rispetto della sua destinazione economica. Il Decreto Crescita 2.0 ha previsto la creazione di un registro nazionale dei pegni non possessori per semplificare e garantire la procedura. Questo registro, regolamentato dal Decreto del Ministero dell'Economia n. 114/2021, sarà gestito dall'Agenzia delle Entrate e sarà accessibile telematicamente da tutti gli operatori del settore. Il quadro regolamentare si è arricchito con i provvedimenti dell'Agenzia delle Entrate del 12 ottobre 2021, che ha approvato la classificazione dei beni soggetti a pegno, e del 12 gennaio 2023, che ha approvato le specifiche tecniche del registro dei pegni non possessori. Inoltre, il provvedimento del direttore dell'Agenzia delle Entrate n. 120760/2023 ha stabilito le modalità di pagamento dei tributi dovuti per le formalità nel registro. Il registro sembra finalmente pronto per essere operativo, consentendo al pegno non possessorio di evolversi all'interno della giurisprudenza e della prassi negoziale. Anche se è ancora presto per valutare l'efficacia dello strumento nel conseguire le finalità previste, l'evoluzione normativa sembra aver fornito alle imprese uno strumento di garanzia utile per facilitare l'accesso al credito senza subire eccessivi pregiudizi nell'ottenere le garanzie necessarie.
avv. Gianmarco Pelosi