Oggi parliamo di imposte di successione e di interposizione dei redditi.
Argomenti che fino ad ora non sono entrati in contatto, ma che l’Agenzia delle Entrate nell’ambito del trust, sostiene siano tra loro in qualche modo correlati.
L’applicazione delle imposte indirette ai trasferimenti di beni al trustee ed a quelli successivi che il trustee compie a favore dei beneficiari è argomento che è stato oggetto di una circolare dell’Agenzia delle Entrate nel 2022, la n.34, che in particolare contiene un breve passaggio che riguarda le imposte di successione ed i casi in cui il trust è interposto.
Quindi, fattispecie per le quali vi siano i presupposti che giustificano una riallocazione dei redditi dal trust, che fisiologicamente li deve dichiarare, al disponente o beneficiario.
Un meccanismo che riqualifica la titolarità della fonte dei redditi in capo ad un soggetto diverso, nel nostro caso il disponente, da quello che è proprietario dei beni che producono quei redditi, nel nostro caso il trustee.
Ma secondo l’Agenzia delle Entrate, questo fenomeno tipicamente relativo alle imposte sui redditi, porta delle conseguenze anche per le imposte di successione, che non sono imposte sui redditi.
Infatti l’Agenzia delle Entrate nella circolare 34 2022 ed in una risposta ad interpello del 2023 sostiene che l’interposizione ha effetti anche sulle imposte di successione con conseguenze mai prese in considerazione e molto anomale della quale oggi tratteremo in questa puntata della nostra serie podcast Trust Talks con il notaio Daniele Muritano.
Daniele è un esperto di trust ed è anche un autore di un documento pubblicato dall’Ordine dei Notaio proprio su questo tema.